INAUGURAZIONE DELLA
CASA DEL PELLEGRINO
26 dicembre 2003


In questa pagina trovate alcune delle foto scattate durante l'inaugurazione della Casa del Pellegrino il 26 dicembre 2003.
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Lettera aperta agli amici e fratelli della parrocchia di Monteortone

Carissimi,
Vi scrivo per mettervi al corrente di un momento importante per la nostra Comunità: l'apertura della Casa del Pellegrino, avvenuta venerdì 26 dicembre, nel giorno di S.Stefano, con la presenza del Vescovo che ha presiediuto la Messa delle 11 e poi ha benedetto la Casa ristrutturata.

Vorrei spendere qualche parola con voi circa le finalità di questa struttura.
Prima di tutto facendo un po' di storia… Forse lo ricorderete meglio di me, perché io sono arrivato qui a Monteortone dopo che i primi passi erano già stati compiuti sapientemente da don Antonio e dal Consiglio Pastorale. La casa, ormai cadente, era stata messa in vendita dai Padri Salesiani, allora proprietari. So che la Comunità era stata convocata in assemblea per dare il proprio parere se acquistare o meno… pur prevedendo che l'eventuale compera sarebbe stato un onere non indifferente. L'opinione prevalente era di acquistare, per evitare speculazioni o usi da parte di privati poco conformi a una struttura così vicina al Santuario, nata e cresciuta come un'appendice della chiesa stessa. Al di là delle opinioni legittime di ciascuno, secondo me è stata compiuta una scelta sapiente, sia per il motivo precedente sia perché si è sempre considerato, anche nel proseguo dei lavori, che la casa sarebbe stata comunque una 'ricchezza' per la comunità, soprattutto per le nuove opportunità che avrebbe offerto.
E così, attraverso mille peripezie burocratiche e lenti lavori di ristrutturazione fatti a norma di legge e di doveri storico-artistici, dalla fine del 1996 si è arrivati ad oggi alla apertura di questa Casa.

Non è del tutto conclusa, manca ancora qualcosa… ma intanto partiamo!
Credo sia significativo il fatto che essa venga inaugurata il giorno dopo il Natale, in cui abbiamo sentito nel Vangelo queste Parole: "diede alla luce il suo Figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo".
Ecco: questa nuova Casa del Pellegrino, così come era una volta, anche oggi vorrebbe dare accoglienza e posto a chi non ne ha.

A chi darà posto e accoglienza questa Casa?
· Prima di tutto ai nostri ragazzi, giovani, adulti e anziani per i loro incontri di gruppo e di catechesi. Infatti sono state ricavate 7 sale, dignitose e capienti, dove essi potranno trovare posto e accoglienza. Ne avevamo bisogno! Attualmente, infatti, i gruppi della catechesi del sabato, per es., erano stipati in tutti i "buchi" del patronato e della scuola materna, spesso logori e poco adatti al lavoro di gruppo.
· Poi darà posto e accoglienza ai pellegrini e ai turisti: infatti verrà ricavato un luogo di 'ristoro' al piano terra per le numerose persone che vengono a venerare la Madonna della Salute. Lì potranno prendere un caffè, un panino, o altro… o comunque trovare un ambiente accogliente che consenta loro di sostare e di essere ristorati non solo nello spirito, ma anche nel corpo! Questo locale non è ancora disponibile, ma lo sarà dalla primavera (speriamo!).
· Ancora… Darà posto e accoglienza ai nostri anziani. E' una categoria che ci sta tanto a cuore. Infatti vorremmo che questo locale adibito al ristoro diventi anche un 'centro di aggregazione' per gli anziani della nostra Comunità, in modo che possano trovarsi, chiacchierare un po' insieme in un ambiente sano, fare una partitina di carte, giocare a bocce, passare il tempo in compagnia, e vincere la solitudine.
· Troveranno posto e accoglienza le persone e i gruppi della nostra comunità, e di altre che chiedessero ospitalità, per la preghiera e la riflessione. Infatti al piano terra c'è tutta una zona dedicata a questo: c'è la cappellina del deserto, già funzionante da tempo, con la sacrestia e il luogo per le confessioni, e lì accanto una sala riunioni per le meditazioni/riflessioni. Adiacente è stata allestita una piccola cucina, per rendere autonomo un gruppo ospite che volesse scaldarsi qualcosa, farsi una pasta… Il tutto per una ospitalità diurna, per un ritiro, una giornata di riflessione ecc…. non dimenticando che all'aperto c'è il bel sentiero della via crucis che completa la proposta

· Infine… questa Casa darà posto e accoglienza a persone in seria difficoltà economica o di vita, per una prima e pronta ospitalità, di carattere temporaneo (tendenzialmente al massimo un anno… poi si valuterà di caso in caso). Difatti sono stati ricavati 5 appartamenti (4 piccoli e 1 grande) da affittare - a basso costo di solidarietà - a persone o famiglie che non hanno casa o la possibilità di mantenerla. Riceveremo queste persone/famiglie non direttamente, ma tramite la presentazione e l'assicurazione di alcuni Enti con cui siamo già in contatto: il Centro Aiuto alla Vita di Abano, i Servizi Sociali del Comune stesso, l'Istituto Diocesano Sostentamento del Clero che era interessato ad un inserimento eventuale di preti anziani e soli. Questo è sicuramente l'aspetto più problematico e difficile della gestione della Casa: ce ne rendiamo conto! Ma potevamo tenere tutto per noi, senza pensare ai poveri di oggi e a chi non ha posto? Che cristiani saremmo stati se ci fossimo fermati di fronte alle paure dell'altro o davanti ai rischi di un nuovo tipo di accoglienza? Queste riflessioni le abbiamo condivise in Consiglio Pastorale, in quello Economico e anche in altri gruppi parrocchiali (tipo la Caritas). Certo, avere persone in "casa nostra" sarà impegnativo per tutti: sarà come una "sfida" che ci saprà dire se saremo capaci di dare non solo le mura, ma di dare anche cuore, inserimento corretto in comunità, possibilità di crescere in umanità e in fede.

Una precisazione molto importante: a gestire gran parte della Casa (appartamenti e ristoro) non sarà il Parroco o una persona singola, ma ci sarà una Associazione che nascerà con il nuovo Anno. Essa si chiamerà "Associazione Progetto Accoglienza Monteortone" (APAM): non avrà alcun scopo di lucro e perseguirà finalità culturali, aggregative e di solidarietà. Chi fosse interessato a farvi parte (anzi… sarebbe bello) o volesse delle informazioni, può rivolgersi a Ferruccio Bernardi.

Un'ultima notizia: con gennaio prenderà corpo, sempre nella Casa del Pellegrino, una "Segreteria Parrocchiale": che cos'è? E' un luogo che troverete sempre aperto negli orari stabiliti, dove poter trovare sempre una persona disponibile per ogni esigenza. Esso sarà collocato in un posto comodo e facilmente raggiungibile: a sinistra del portone centrale. Vi sarà dato il numero di telefono di questo servizio: lì si potranno ordinare S.Messe, iscriversi alle varie attività, chiedere informazioni, chieder aiuto per qualche problema pratico (compilazione moduli, spese da andare a fare, essere portati a qualche visita ecc.). Insomma… un punto di riferimento costante, una specie di 'sportello amico', disponibile negli orari stabiliti. Di certo saprete distinguere quando è il caso di rivolgersi alla segreteria per tutto questo e quando, invece, al parroco, per questioni più delicate, personali e di coscienza, o spirituali.

Concludo con un vivo grazie: ai nostri tecnici che hanno seguito con passione e professionalità l'iter faticoso della ristrutturazione, al Consiglio Economico che ha 'vigilato' sui costi e a quello Pastorale per le indicazioni sapienti circa la gestione e le finalità. Grazie anche alle tante persone che ci hanno già aiutato: con le loro offerte, con il loro lavoro volontario e gratuito, con la donazione di arredi o altro. Abbiamo ancora tanto bisogno della vostra generosità: il lavoro è stato grosso e ha richiesto grandi sforzi economici. I debiti ci sono e non pochi! Ma abbiamo soprattutto bisogno dell'aiuto concreto di tutti, con idee, critiche costruttive, solidarietà e partecipazione, per far sì che, dandoci una mano, saremo poi tutti orgogliosi di quest'opera che resterà nel tempo a testimonianza di una comunità cristiana unita, solidale e aperta, così come abbiamo già dimostrato altre volte di saper essere.

Vi abbraccio tutti con affetto: prego per voi e vi auguro un Santo Natale.

Il vostro parroco
Don Patrizio Bortolini

 

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Don Antonio Garbin
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