LA COMUNITA' PARROCCHIALE DI MONTEORTONE

IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO
DELLA POSA DELLA PRIMA PIETRA
DELLA SCUOLA MATERNA
8 dicembre 1954

BANDISCE

Un concorso di poesia sul tema

MONTEORTONE …ricordando…


L'uomo è fatto di ricordi, di speranza e di fede.
La comunità di Monteortone vuole affidare questo messaggio alla poesia,
che è l'arte di parlare al cuore ed alla mente con una sensibilità di valore universale.


Giuria
Presidente: Massarotti Marino
Membri: Antonini Viola Flora, Ponchio Giovanni, Giuliucci Giampiero, Ramazzina Enzo.



Primo premio assoluto
Tra storia e ricordo
di Elisabetta Stefanini



Distendi i tuoi fianchi
nella luce del meriggio
Monte Ortone,
il tuo nome fa errar
la memoria
tra storia e ricordi.
Gli arbusti rosseggiano
si coprono d’oro
in questa stagione d’autunno
di tiepido sole
quel sole che in tempi remoti
scaldava i tuoi orti
i tuoi ulivi
che i trepidi frati
con cura allevavano.
In cave ove il vento riposa
le rocce si fanno di rosa,
in crepe profonde
si aggruppano foglie brunite
errabonde
divelte da platani e pruni.
Che hai sogguardato
nella tua immota esistenza?
tu, nato da laviche tenebre
ribollente e corrusco
esploso in un cono di luce,
hai l’età dei millenni.

Poi, a poco a poco
sotto gelidi cieli
e solleoni implacabili,
sferzato dai venti
plasmato da piogge e da nevi,
tu, forte, tu saldo, tu pio
con gaudio accogliesti,
velata da un candido manto
una Vergine
apparsa ad uomo fedele,
in un tempo ammorbato
da cupi malanni.
Lì nacque il tuo fiore
più bello: una chiesa
e un convento
che Frate Simone
maestro di fede e talento
eresse a gloria dei Cieli.
Passaron gli anni
e, come una fiaba,
da mani operose
da gente fedele e mai stanca
con pietre e fatica
sotto le volte del cielo
sorse un asilo;
una scuola di giochi e d’amore,
di trepide cure
per anime pure
per cuori dischiusi alla vita,
teneri fiori da custodire
al riparo di un grande giardino.
E tu, Monte Ortone,
severo in bigie giornate di bruma
allegro e ridente nel sole,
vecchio custode, riposi
benevolo e attento
alle grida, alle risa
di bimbi giocosi.

Vincitrice del primo premio: Elisabetta Stefanini


Secondo premio assoluto

Monteortone, ricordando ...
di Tiziana Cavasino


Il vento mi stira i capelli.

Odore di fosso umido
e siepe, intenso.

Il sole a intermittenza tra i gelsi.

Moscerini neri
sul bianco della maglietta.

Un uccello squilla nel campo.

Il santuario…
ci venimmo l’altr’anno
per ricordare la morte di tuo padre.

Monteortone, 17 giugno 2004

Vincitrice del secondo premio: Tiziana Cavasino


Terzo premio assoluto

Addio bar Bazzarin
di Florio Pedron


“Se vedemo da Bazzarin?”
Quante volte a ghemo dito sta frase,
e quante volte se ghemo catà dopo averla dita.
Purtroppo on cò ea zé l’ultima.
Ea ze l’ultima, perché anca sto piccoeo buso
el vien sacrificà sull’altare dea modernità.
Forse ze giusto cossì. Non gera beo che pochi
i podesse restare taccà al passà, al vecio,
invesse de darse da fare per modernizarse.
Magari per farlo, staltri, non i se varda gnanca più in faccia,
forse perché non i gà più il tempo a disposision,
o i te saeuda soeo perché, doman, i podaria averghene de bisogno,
eora i se assa na porta verta. Non se sa mai!
Uno el ga dito, anca, che non ghemo da ciaparsea
Che ze giusto cossì. Sì! Ze vero! Forse ze giusto cossì.
Ze vero. Non bisogna taccarse cossì al passato,
Ma vardare sto ciclon consumista che me seppeisse
Sta piccoea oasi nel deserto dea modernità,
me fa vegnere un poco de bruseghin al core.
Serché de capirme! Par noialtri ea gera come,
quando da piccoei, te zugavi a Tegna Rogna,
che te ghevi sempre un posto dove saltare par salvarte.
Cossì quando te geri stufo de farte correre drio dai problemi
e dai pensieri, te mandai tutto in mona e te ndasevi da Bazzarin!
Bastava passare chea porta, e tutto cambiava.
Come dentro ea tana, paea volpe, te te sentivi al sicuro.
Quando te geri dentro, i to problemi, i perdea e tinte forte
e i te assaa respirare. Te catavi sempre qualcuno
da fare quattro ciacoe, par ricordare queo che gera stà,
magari con amissi che non ghe ze più,
ma mai! mai desmentegà! Te catai da fare na partia a carte,
magari, dopo, ndasea a finire che te ciappai un fracco de paroe
dal to compagno, o, anca da chi che vardava,
ma l’importante gera, che tutto finia davanti a un biccere de vin.
Dai! Andemo dentro par l’ultima volta! Andemo a bere colcossa
E ringrassiemo ea Bruna, che con spirito de sopportassion che pochi gà
ea gà savesto scoltarme, giutarme quando ghe nemo vudo de bisogno,
e sempre rispettarme e voerme ben.
Anca quando, na scianta massa vanti, non eo garissimo merità. “Grassie Bruna!”
Ancora na volta “Grassie Bruna!” Ea vita continua.
Sens’altro a ghe sarà altri posti dove catarse, ma na roba ea so de sicuro,
che quando ndaremo fora da chea porta, assaremo dentro
che l’infuso de ore spensierae, toccasana per tutti i mai,
che nessun professoron o siensiato riussirà mai a inventare.

Vincitore del terzo premio: Florio Pedron


Menzione onorevole

Sono guerra io, peregrino dal Santuario di Monteortone,
novembre 2004

di Centomo Bruno

Pensieri e ricordi
di Valentina Andreose

La polla d’acqua
di Gloria Venturini

Una domenica a Monteortone
(ricordando mio padre)
di Antonio Baruffaldi

I flauti della scuola di Monteortone
di Cestaro Ofelia

Hanno partecipato inoltre:

T’incontrerò alla collina
(Alla vergine di Monteortone)
di Rosanna Perozzo

Ieri, oggi e...
di Valentina Andreose

Il mio monte
di Florio Pedron

Incontri nella scuola materna di Monteortone
di Cestaro Ofelia

Intorno al fuoco nuovo
di Vincenzo Cuccorese

L’acqua di Monteortone
Dal Santuario di Monteortone, novembre 2004
di Bruno Centomo

La luce dei ricordi
di Gloria Venturini

Le mie labbra hanno sete di Te
di Vincenzo Cuccorese

Mi devo ricordare
di Ennio Gennari

Montardon-Monteorton
di Andrea Desolei

Monteortone….. Ricordando…..
di Zita Barolo

Monteortone ricordando……..
di Annalisa Marchioro

Monteortone
di Lucia Milesi

Per ringraziare
di Ennio Gennari

Monteortone........ricordando
di Ermanno Spadati

Ricordando Monteortone
di Gabriella Visentin

Ricordando Monteortone
di Gabriella Visentin

Mortaton
di Salvador Condè

Ricordi
di Riccardo Terrassan

Ritrovarsi……
di Giuliana Mandruzzato

Santuario di Monteortone
di Lidia Bacco

Rivivo un’immagine
di Antonella Sassanelli


fuori concorso


Mortaton
di Marco Bellato