Bollettino n. 21 del 27/10/2024 – valido fino al 10/11/2024
“Cos’è l’indulgenza plenaria?”
Per i gruppi organizzati che desiderano visitare il Santuario di Monteortone, è gradita la prenotazione (sig. Luciano 368 7761617; o mail webmaster@monteortone.it; oppure compilando il modulo che trovate nella sezione CONTATTI).
In tale modo, al vostro arrivo, troverete un volontario che vi accompagnerà nella visita al Santuario
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Il Giubileo ordinario 2025 avrà il suo inizio con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano il 24 dicembre 2024 e terminerà il 6 gennaio 2026. In data 08.07.2024 il vicario generale ci ha comunicato che
IL SANTUARIO DI MONTEORTONE, in quanto meta di pellegrinaggio sarà LUOGO GIUBILARE.
A questo proposito, in vista di questo importante appuntamento, abbiamo pensato di approfondire alcuni concetti “giubilari”
(don Pierpaolo CASPANI Docente presso il Seminario di Milano) (…) Con un linguaggio per addetti ai lavori, il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che «le indulgenze sono la remissione davanti a Dio della pena temporale meritata per i peccati, già perdonati quanto alla colpa, che il fedele, a determinate condizioni, acquista, per se stesso o per i defunti mediante il ministero della Chiesa, la quale, come dispensatrice della redenzione, distribuisce il tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi». Dunque, anche dopo che la colpa dei peccati è stata perdonata mediante l’assoluzione, resta da rimettere la «pena temporale». Sentendo un’espressione del genere – «pena temporale» – uno pensa subito a un castigo che Dio ha inflitto al peccatore per punirlo del male commesso. In realtà, la pena temporale è «l’impronta negativa che i peccati hanno lasciato nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri» (Francesco, Misericordiae vultus, n. 22). «L’impronta negativa», cioè il disordine, le contraddizioni, il dissesto che i comportamenti peccaminosi lasciano in noi: abitudini cattive, disordine degli affetti, debolezza della volontà, inclinazione a ricadere nel peccato… «Impronta negativa» in noi e attorno a noi: pensiamo ai disastri che certi comportamenti sbagliati (prepotenza, violenza, chiusure egoistiche, dipendenze…) provocano là dove vive chi di tali comportamenti si rende responsabile. «Impronte negative» che spesso si aggrovigliano, creando situazioni negative intricate e pesanti. Evidentemente, anche dopo che il peccatore pentito ha ricevuto il perdono di Dio, l’«impronta negativa» rimane e, per quanto possibile, va «riparata» grazie a un cammino di conversione. La necessità di un percorso penitenziale anche dopo aver ricevuto l’assoluzione non implica la svalutazione del perdono di Dio, che è gratuito, totale e senza riserve nel momento in cui il peccatore è riconciliato con Dio e con la Chiesa. Il perdono di Dio, però, incontra la situazione concreta del peccatore, con «l’impronta negativa» che il peccato ha lasciato in lui e attorno a lui; e, a fronte di questa situazione, il perdono innesca e rende possibile il necessario cammino di conversione grazie al quale il peccatore può ricostruirsi come uno che vive nell’amore. (…)
L’Indulgenza è uno dei modi attraverso cui la Chiesa si fa carico di sostenere la nostra debolezza, affinché ci sia dato di realizzare una conversione profonda ed efficace, eliminando anche «l’impronta negativa» che i peccati – nostri o altrui – hanno lasciato nel mondo. «L’indulgenza non sostituisce il difficile lavorio dell’amore […]; essa è piuttosto l’aiuto della Chiesa volto a favorire l’opera sempre difficile dell’amore» (Karl Rahner). Questo aiuto la Chiesa lo offre attingendo al «tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi»: il misterioso legame di comunione che, in Cristo e per mezzo di Cristo, ci unisce alla vita di tutti gli altri cristiani nell’unità della Chiesa. «Si instaura così tra i fedeli un meraviglioso scambio di beni spirituali, in forza del quale la santità dell’uno giova agli altri ben al di là del danno che il peccato dell’uno ha potuto causare agli altri. Esistono persone che lasciano dietro di sé come un sovrappiù di amore, di sofferenza sopportata, di purezza e di verità, che coinvolge e sostiene gli altri» (Giovanni Paolo II, Incarnationis mysterium, n. 10). Quando si parla di «tesoro della Chiesa», ci si riferisce proprio a questa comunione d’amore nella quale siamo introdotti grazie alla preghiera per ottenere l’indulgenza.
(monsignor Fausto GILARDI Penitenziere maggiore del Duomo di Milano) Nella comunione dei santi l’indulgenza può essere ottenuta anche per i nostri defunti, così che siano liberati dalle pene temporali dovute ai loro peccati. Il decreto della Penitenzieria apostolica dice: «L’indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente, stabilita di norma solo nei singoli giorni dal 1° all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso mese fino al suo termine. Tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro disgiunti». Per ottenere l’indulgenza, oltre alla visita al cimitero con una preghiera per i defunti, siamo invitati a recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera per il Papa. Nei giorni precedenti o successivi è necessario accostarsi al Sacramento della riconciliazione e ricevere l’Eucaristia.
Cesta per offerta viveri presso l’ Altare S. Antonio
Ricordiamo che presso l’Altare di S. Antonio, nella navata sinistra, è stata collocata la cesta dei poveri nella quale possiamo depositare liberamente generi alimentari (NON vengono raccolti capi di vestiario).
Quanto generosamente donato verrà poi distribuito dalla Caritas dell’Unità Pastorale a quanti hanno davvero bisogno. Grazie!
“LE ANTICHE TOMBE” – Si tratta di una nuova pubblicazione, un itinerario editato recentemente, che porta il visitatore, ma anche il pellegrino, senza alzare troppo gli occhi, ad ammirare, sul pavimento della chiesa, le vestigia di tempi che non ci sono più, ricordandoci le storie che hanno arricchito il nostro Santuario. Grazie a chi ha collaborato nel lavoro di stesura. Il ricavato andrà a sostegno del Santuario.
APPELLO AI VOLONTARI
Con l’inizio dell’anno, la Parrocchia di Monteortone necessita di persone disponibili a prestare la loro opera di volontariato in onore della Madonna della Salute, e precisamente di:
1) chierichetti per le Ss Messe festive e le cerimonie solenni (contattare il diacono don Antonio, presso i Salesiani, al n. 049 8669041, o Giovanni al n. 3485667625)
2) lettori per le Messe feriali e festive (contattare Paola al n. 3348317323, o Arianna al n. 049 667203)
3) catechisti (contattare il parroco o don Paolino al n. 3803507117, oppure inviare e-mail a Nicoletta: mondo.libro@virgilio.it)
4) custodi del santuario per gestire il negozietto di souvenirs e vigilare all’interno della chiesa (contattare Sandra, o Carlo al n. 3393072069, o Francesco al n. 3293652977)
5) ciceroni e guide turistiche per illustrare la storia e le opere d’arte del santuario a gruppi di pellegrini e di turisti in visita alla chiesa (contattare Luciano al n. 3687761617, o Enzo al n. 3483365467)
7) volontari per la guida e la recita del S. Rosario prima delle Ss Messe serali (contattare Carlo al n. 3393072069, o Enzo al n. 3483365467, o suor Caty al n. 3317609149)
8) volontari per la raccolta delle offerte durante le Messe festive, in aiuto al sacrestano (contattare in sacrestia, o Marco al n. 3471785855)
9) coristi per le due formazioni del santuario: Corale “Gino Spadati” (contattare Alessandro Campolucci durante le prove del martedì, alle ore 21.00, o presso la Parrocchia) e “Coro giovani” (contattare Flavia alla Messa domenicale delle 11.15)
10) volontari per la Caritas dell’Unità Pastorale (sentire responsabile al n. 049 667165, oppure inviare e-mail a caritas@monteortone.it)
11) volontari per assicurare l’ora di adorazione davanti al SS Sacramento per l’intera giornata del giovedì (contattare suor Caty al n. 3317609149)
12) personale per le pulizie periodiche del santuario (contattare Sandra)
13) volontari con attitudini varie per il Circolo Ricreativo-Culturale (inviare e-mail a noicrc.monteortone@gmail.com, lasciando il proprio n. di telefono)
Va da sé che le persone disponibili non dovranno timbrare il cartellino, ma, in caso di necessità e sempre previa opportuna telefonata, potranno chiedere d’essere temporaneamente sostituite, tenendo conto che il loro servizio, sebbene piccolo od umile, sarà registrato nel grande libro d’oro di nostro Signore.
Storia del Santuario (II edizione)
E’ uscita la seconda edizione del libro “Le origini del santuario di Monteortone attraverso le fonti e i documenti antichi” di Enzo Ramazzina.
La pubblicazione è disponibile nel negozietto di souvenirs accanto alla chiesa e sarà collocata anche negli stands della sagra, in occasione della festa patronale.
Souvenir “ANTICA PIETRA”
Il Santuario, che ha raggiunto la bella età di 583 anni, si sta ringiovanendo.
Sono state scoperte delle antiche pietre conservate dal 1400 nel sottotetto.
Chi desidera portarsi in casa un’antica “pietra vidimata” può richiederla e fare un’offerta per i restauri in atto.
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