Bollettino n. 03 del 02/02/2025 – valido fino al 16/02/2025
GIORNATA PER LA VITA,
LA GIOIA DELL’ACCOGLIENZA
Per i gruppi organizzati che desiderano visitare il Santuario di Monteortone, è gradita la prenotazione (sig. Luciano 368 7761617; o mail webmaster@monteortone.it; oppure compilando il modulo che trovate nella sezione CONTATTI).
In tale modo, al vostro arrivo, troverete un volontario che vi accompagnerà nella visita al Santuario
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Avvenire; venerdì 31 gennaio; 2025 Marina Casini
*Presidente Movimento per la Vita italiano
Domenica 2 febbraio: torna l’appuntamento con le primule portate in centinaia di parrocchie italiane dal Movimento per la Vita come simbolo della vita che fiorisce. Il senso di un gesto pieno di senso
Ci siamo! È arrivata fedele e puntuale anche quest’anno, per la quarantasettesima volta. Sto parlando della Giornata per la Vita che domenica verrà celebrata in tutta Italia alla luce del bellissimo messaggio dei vescovi che sviluppa il tema «Trasmettere la vita, speranza per il mondo». È l’occasione per riflettere su quel valore così fondamentale che è la vita dell’uomo. Un’occasione però che non deve limitarsi a una giornata ma attualizzarsi tutti i giorni dell’anno, di ogni anno. E ancora una volta il Movimento per la Vita darà il suo contributo propositivo alla comunità cristiana e a quella civile. Un contributo di riflessione discreto, umile ma qualificato ricco di esperienza e competenza. Un contributo teso soprattutto a non dimenticare le ragioni della Giornata, voluta dai vescovi all’indomani dell’approvazione della legge sull’aborto per testimoniare che la Chiesa non si arrende davanti alle offese recate alla vita umana, per dire che se viene meno la difesa della legge resti almeno la coscienza. Dunque, la sua specifica funzione è far riflettere in modo specifico e prioritario sulla vita nascente, perché il bambino anche di nascere è sempre bambino, uno di noi, un figlio, una persona. La Giornata per la vita chiama tutti i credenti e gli uomini di buona volontà all’impegno in difesa del diritto alla vita proprio di ogni uomo e fondamento della umana convivenza. Riflettendo sulla vita è giusto e legittimo ricordare le molte situazioni in cui la vita umana è disprezzata, ma questo non deve far archiviare le minacce alla sua fase più debole, quella nascosta nel grembo di una donna o nel gelo di una provetta quando a quell’uomo invisibile è negato tutto, persino la comune appartenenza alla famiglia umana. Le offese al più povero dei poveri sono andate moltiplicandosi, ma non hanno né intimidito né scoraggiato il popolo della vita. Il messaggio dei vescovi è chiaro e dialogante. Chiaro per-ché non esitano a parlare di una «grande “strage degli innocenti”, che non può trovare alcuna giustificazione razionale o etica»; dialogante perché la mano è tesa verso tutti, nella consapevolezza che «abbandonare uno sguardo di speranza, capace di sostenere la difesa della vita e la tutela dei deboli, cedendo a logiche ispirate all’utilità immediata, alla difesa di interessi di parte o all’imposizione della legge del più forte, conduce inevitabilmente a uno scenario di morte».
La “strage degli innocenti”, dei più piccoli, poveri e inermi degli uomini, è mentale prima che fisica: la concezione debole della persona o addirittura la negazione dell’uomo in quanto tale. Non dobbiamo abbandonare la speranza e promuovere, come chiedono i vescovi, «un’alleanza sociale che promuova la cultura della vita». Altre volte su questa pagina ho commentato il messaggio dei vescovi. Il Movimento per la vita ha sempre messo a disposizione le sue forze e continuerà a farlo in questa e nelle prossime occasioni. Ma se la Giornata è ecclesiale sono tutte le strutture ecclesiali a doversi mobilitare e a inventarsi, con la fantasia che sa suscitare la carità, gesti capaci di colpire l’opinione pubblica suscitando simpatia nei confronti dell’impegno per il diritto a nascere e l’autentica tutela della maternità e scuotendo dalla distrazione e dall’inerzia.
Tanti anni sono passati, ma la Chiesa non si rassegna all’assuefazione. Lo disse 47 anni fa e lo ripete oggi con parole non di rancorosa chiusura ma di aperta speranza. Che prenda vigore, ogni anno di più, quella solidarietà concreta verso le madri in difficoltà, che testimoniando con i fatti l’amore per ogni uomo appena concepito, penetri nelle coscienze assopite e vi risvegli la gioia dell’accoglienza, speranza per il mondo. «Ci vuole coraggio, anche perché non sappiamo dove la radicalità del valore della vita condurrà i nostri passi, una volta che vogliamo accoglierne fino in fondo le esigenze. Un valore così grande è incompatibile con le nostre pigrizie in ogni campo. La dignità umana è così alta che è ragione sufficiente per proibire l’aggressione anche al potente che ha di fronte il debole ed è così impegnativa che chiede talora di dare la vita (la propria) per la vita (degli altri)»
(Carlo Casini, 1984).
Cesta per offerta viveri presso l’ Altare S. Antonio
Ricordiamo che presso l’Altare di S. Antonio, nella navata sinistra, è stata collocata la cesta dei poveri nella quale possiamo depositare liberamente generi alimentari (NON vengono raccolti capi di vestiario).
Quanto generosamente donato verrà poi distribuito dalla Caritas dell’Unità Pastorale a quanti hanno davvero bisogno. Grazie!
“LE ANTICHE TOMBE” – Si tratta di una nuova pubblicazione, un itinerario editato recentemente, che porta il visitatore, ma anche il pellegrino, senza alzare troppo gli occhi, ad ammirare, sul pavimento della chiesa, le vestigia di tempi che non ci sono più, ricordandoci le storie che hanno arricchito il nostro Santuario. Grazie a chi ha collaborato nel lavoro di stesura. Il ricavato andrà a sostegno del Santuario.
APPELLO AI VOLONTARI
Con l’inizio dell’anno, la Parrocchia di Monteortone necessita di persone disponibili a prestare la loro opera di volontariato in onore della Madonna della Salute, e precisamente di:
1) chierichetti per le Ss Messe festive e le cerimonie solenni (contattare il diacono don Antonio, presso i Salesiani, al n. 049 8669041, o Giovanni al n. 3485667625)
2) lettori per le Messe feriali e festive (contattare Paola al n. 3348317323, o Arianna al n. 049 667203)
3) catechisti (contattare il parroco o don Paolino al n. 3803507117, oppure inviare e-mail a Nicoletta: mondo.libro@virgilio.it)
4) custodi del santuario per gestire il negozietto di souvenirs e vigilare all’interno della chiesa (contattare Sandra, o Carlo al n. 3393072069, o Francesco al n. 3293652977)
5) ciceroni e guide turistiche per illustrare la storia e le opere d’arte del santuario a gruppi di pellegrini e di turisti in visita alla chiesa (contattare Luciano al n. 3687761617, o Enzo al n. 3483365467)
7) volontari per la guida e la recita del S. Rosario prima delle Ss Messe serali (contattare Carlo al n. 3393072069, o Enzo al n. 3483365467, o suor Caty al n. 3317609149)
8) volontari per la raccolta delle offerte durante le Messe festive, in aiuto al sacrestano (contattare in sacrestia, o Marco al n. 3471785855)
9) coristi per le due formazioni del santuario: Corale “Gino Spadati” (contattare Alessandro Campolucci durante le prove del martedì, alle ore 21.00, o presso la Parrocchia) e “Coro giovani” (contattare Flavia alla Messa domenicale delle 11.15)
10) volontari per la Caritas dell’Unità Pastorale (sentire responsabile al n. 049 667165, oppure inviare e-mail a caritas@monteortone.it)
11) volontari per assicurare l’ora di adorazione davanti al SS Sacramento per l’intera giornata del giovedì (contattare suor Caty al n. 3317609149)
12) personale per le pulizie periodiche del santuario (contattare Sandra)
13) volontari con attitudini varie per il Circolo Ricreativo-Culturale (inviare e-mail a noicrc.monteortone@gmail.com, lasciando il proprio n. di telefono)
Va da sé che le persone disponibili non dovranno timbrare il cartellino, ma, in caso di necessità e sempre previa opportuna telefonata, potranno chiedere d’essere temporaneamente sostituite, tenendo conto che il loro servizio, sebbene piccolo od umile, sarà registrato nel grande libro d’oro di nostro Signore.
Storia del Santuario (II edizione)
E’ uscita la seconda edizione del libro “Le origini del santuario di Monteortone attraverso le fonti e i documenti antichi” di Enzo Ramazzina.
La pubblicazione è disponibile nel negozietto di souvenirs accanto alla chiesa e sarà collocata anche negli stands della sagra, in occasione della festa patronale.
Souvenir “ANTICA PIETRA”
Il Santuario, che ha raggiunto la bella età di 583 anni, si sta ringiovanendo.
Sono state scoperte delle antiche pietre conservate dal 1400 nel sottotetto.
Chi desidera portarsi in casa un’antica “pietra vidimata” può richiederla e fare un’offerta per i restauri in atto.
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