Parrocchia di Monteortone
Bollettino Parrocchiale

Bollettino Parrocchiale

Bollettino n. 15 del 14/07/2024 – valido fino al 04/08/2024

IL PAPA. «DEMOCRAZIA NON IN BUONA SALUTE.
I CATTOLICI CURINO IL SUO CUORE INFARTUATO»

 

Per i gruppi organizzati che desiderano visitare il Santuario di Monteortone, è gradita la prenotazione (sig. Luciano 368 7761617; o mail webmaster@monteortone.it; oppure compilando il modulo che trovate nella sezione CONTATTI).
In tale modo, al vostro arrivo, troverete un volontario che vi accompagnerà nella visita al Santuario

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Avvenire; Mimmo Muolo, inviato a Trieste; Domenica 07 luglio 2024
Il Papa fa il check up alla democrazia (nel suo intervento alla Settimana sociale dei cattolici italiani) e afferma che “nel mondo di oggi non gode di buona salute”. “Possiamo immaginare – afferma – la crisi della democrazia come un cuore ferito, infartuato”. Ma allo stesso tempo Francesco rilancia: “Appassioniamoci al bene comune”, affinché attraverso la partecipazione “la democrazia assomigli a un cuore risanato”. E quindi la sua proposta di “organizzare la speranza”. “La pace e i progetti di buona politica possono rinascere dal basso – sottolinea -. Perché non rilanciare, sostenere e moltiplicare gli sforzi per una formazione sociale e politica che parta dai giovani? Perché non condividere la ricchezza dell’insegnamento sociale della Chiesa? Possiamo prevedere luoghi di confronto e di dialogo e favorire sinergie per il bene comune”.
Il fulcro del discorso di papa Bergoglio alla 50.ma Settimana sociale dei cattolici italiani è proprio qua. Francesco arriva al Centro Congressi in perfetto orario, (…) Non tarda ad entrare in argomento il Pontefice. E per prima cosa stila la diagnosi della democrazia. “La crisi della democrazia è come un cuore ferito – sottolinea -. Ciò che limita la partecipazione è sotto i nostri occhi. Se la corruzione e l’illegalità mostrano un cuore “infartuato”, devono preoccupare anche le diverse forme di esclusione sociale. Ogni volta che qualcuno è emarginato, tutto il corpo sociale soffre. La cultura dello scarto disegna una città dove non c’è posto per i poveri, i nascituri, le persone fragili, i malati, i bambini, le donne, i giovani. Il potere diventa autoreferenziale, incapace di ascolto e di servizio alle persone”. Secondo il Papa, che cita anche Aldo Moro e Giorgio La Pira, il perno della democrazia è la partecipazione. “E la partecipazione non si improvvisa: si impara da ragazzi, da giovani, e va “allenata”, anche al senso critico rispetto alle tentazioni ideologiche e populistiche”. Per cui “’Un politico che non ha il fiuto del popolo è un teorico”. Occorre dunque promuovere “un dialogo fecondo con la comunità civile e con le istituzioni politiche perché, illuminandoci a vicenda e liberandoci dalle scorie dell’ideologia, possiamo avviare una riflessione comune in special modo sui temi legati alla vita umana e alla dignità della persona”. Fa quindi riferimento ai principi di solidarietà e di sussidiarietà, il Pontefice. “Infatti, un popolo si tiene insieme per i legami che lo costituiscono, e i legami si rafforzano quando ciascuno è valorizzato. La democrazia richiede sempre il passaggio dal parteggiare al partecipare, dal “fare il tifo” al dialogare. Finché il nostro sistema economico-sociale produrrà ancora una vittima e ci sarà una sola persona scartata, non ci potrà essere la festa della fraternità universale. Quindi “tutti devono sentirsi parte di un progetto di comunità; nessuno deve sentirsi inutile. Certe forme di assistenzialismo che non riconoscono la dignità delle persone sono ipocrisia sociale. E l’indifferenza è un cancro della democrazia”.
Non bisogna dunque farsi ingannare da soluzioni facili. E i cattolici in questo senso, rimarca Francesco, hanno qualcosa da dire. “Non possiamo accontentarci di una fede marginale, o privata. Ciò significa non tanto pretendere di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico”. Soprattutto, aggiunge, “avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico. Abbiamo qualcosa da dire – ribadisce il Papa -, ma non per difendere privilegi. Dobbiamo essere voce che denuncia e che propone in una società spesso afona e dove troppi non hanno voce. Questo è l’amore politico. A questa carità politica è chiamata tutta la comunità cristiana, nella distinzione dei ministeri e dei carismi”. Gli esempi buoni non mancano. “Pensiamo – esemplifica Francesco – a chi ha fatto spazio all’interno di un’attività economica a persone con disabilità; ai lavoratori che hanno rinunciato a un loro diritto per impedire il licenziamento di altri; alle comunità energetiche rinnovabili che promuovono l’ecologia integrale, facendosi carico anche delle famiglie in povertà energetica; agli amministratori che favoriscono la natalità, il lavoro, la scuola, i servizi educativi, le case accessibili, la mobilità per tutti, l’integrazione dei migranti”. Ci spetta, dunque, “il compito di non manipolare la parola democrazia né di deformarla con titoli vuoti di contenuto, capaci di giustificare qualsiasi azione. La democrazia non è una scatola vuota, ma è legata ai valori della persona, della fraternità e dell’ecologia integrale”.
Ecco, dunque, la conclusione del Papa: “Se il processo sinodale ci ha allenati al discernimento comunitario, l’orizzonte del Giubileo ci veda attivi, pellegrini di speranza, per l’Italia di domani. Da discepoli del Risorto, non smettiamo mai di alimentare la fiducia, certi che il tempo è superiore allo spazio e che avviare processi è più saggio di occupare spazi. Questo è il ruolo della Chiesa: coinvolgere nella speranza, perché senza di essa si amministra il presente ma non si costruisce il futuro, Vi auguro di essere artigiani di democrazia e testimoni contagiosi di partecipazione”.


Per il periodo estivo il foglietto uscirà con cadenza di tre settimane, fino al 15 settembre.

 




Cesta per offerta viveri presso l’ Altare S. Antonio
Ricordiamo che presso l’Altare di S. Antonio, nella navata sinistra, è stata collocata la cesta dei poveri nella quale possiamo depositare liberamente generi alimentari (NON vengono raccolti capi di vestiario).
Quanto generosamente donato verrà poi distribuito dalla Caritas dell’Unità Pastorale a quanti hanno davvero bisogno. Grazie!

“LE ANTICHE TOMBE” – Si tratta di una nuova pubblicazione, un itinerario editato recentemente, che porta il visitatore, ma anche il pellegrino, senza alzare troppo gli occhi, ad ammirare, sul pavimento della chiesa, le vestigia di tempi che non ci sono più, ricordandoci le storie che hanno arricchito il nostro Santuario. Grazie a chi ha collaborato nel lavoro di stesura. Il ricavato andrà a sostegno del Santuario.

APPELLO AI VOLONTARI
Con l’inizio dell’anno, la Parrocchia di Monteortone necessita di persone disponibili a prestare la loro opera di volontariato in onore della Madonna della Salute, e precisamente di:
1) chierichetti per le Ss Messe festive e le cerimonie solenni (contattare il diacono don Antonio, presso i Salesiani, al n. 049 8669041, o Giovanni al n. 3485667625)
2) lettori per le Messe feriali e festive (contattare Paola al n. 3348317323, o Arianna al n. 049 667203)
3) catechisti (contattare il parroco o don Paolino al n. 3803507117, oppure inviare e-mail a Nicoletta: mondo.libro@virgilio.it)
4) custodi del santuario per gestire il negozietto di souvenirs e vigilare all’interno della chiesa (contattare Sandra, o Carlo al n. 3393072069, o Francesco al n. 3293652977)
5) ciceroni e guide turistiche per illustrare la storia e le opere d’arte del santuario a gruppi di pellegrini e di turisti in visita alla chiesa (contattare Luciano al n. 3687761617, o Enzo al n. 3483365467)
7) volontari per la guida e la recita del S. Rosario prima delle Ss Messe serali (contattare Carlo al n. 3393072069, o Enzo al n. 3483365467, o suor Caty al n. 3317609149)
8) volontari per la raccolta delle offerte durante le Messe festive, in aiuto al sacrestano (contattare in sacrestia, o Marco al n. 3471785855)
9) coristi per le due formazioni del santuario: Corale “Gino Spadati” (contattare Alessandro Campolucci durante le prove del martedì, alle ore 21.00, o presso la Parrocchia) e “Coro giovani” (contattare Flavia alla Messa domenicale delle 11.15)
10) volontari per la Caritas dell’Unità Pastorale (sentire responsabile al n. 049 667165, oppure inviare e-mail a caritas@monteortone.it)
11) volontari per assicurare l’ora di adorazione davanti al SS Sacramento per l’intera giornata del giovedì (contattare suor Caty al n. 3317609149)
12) personale per le pulizie periodiche del santuario (contattare Sandra)
13) volontari con attitudini varie per il Circolo Ricreativo-Culturale (inviare e-mail a noicrc.monteortone@gmail.com, lasciando il proprio n. di telefono)
Va da sé che le persone disponibili non dovranno timbrare il cartellino, ma, in caso di necessità e sempre previa opportuna telefonata, potranno chiedere d’essere temporaneamente sostituite, tenendo conto che il loro servizio, sebbene piccolo od umile, sarà registrato nel grande libro d’oro di nostro Signore.

Storia del Santuario (II edizione)
E’ uscita la seconda edizione del libro “Le origini del santuario di Monteortone attraverso le fonti e i documenti antichi” di Enzo Ramazzina.
La pubblicazione è disponibile nel negozietto di souvenirs accanto alla chiesa e sarà collocata anche negli stands della sagra, in occasione della festa patronale.

Souvenir “ANTICA PIETRA”
Il Santuario, che ha raggiunto la bella età di 583 anni, si sta ringiovanendo.
Sono state scoperte delle antiche pietre conservate dal 1400 nel sottotetto.
Chi desidera portarsi in casa un’antica “pietra vidimata” può richiederla e fare un’offerta per i restauri in atto.